Durante le tue passeggiate per il Barrio de Salamanca, Calle Mayor o Nuevos Ministerios è d’obbligo visitare o scattare una foto ai tre edifici che rappresentano la comunità italiana a Madrid e in Spagna: le sedi dell’Ambasciata, l’Istituto Italiano di Cultura e la Cancelleria Consolare.
La sede dell’Ambasciata d’Italia a Madrid si trova nel Barrio de Salamanca, un quartiere sviluppatosi a partire dagli inizi del XX secolo. L’edificio di tre piani, insieme con il giardino, occupa un intero isolato fra le calles Lagasca, Juan Bravo, Velázquez e Padilla, in pieno Ensanche, il tipico reticolato di strade che caratterizza la crescita urbanistica della città spagnola all’inizio del secolo scorso. L’edificio, appartenuto al Marchese di Amboage – uomo di immensa fortuna che si fregiava di un titolo nobiliare concessogli dal Vaticano -, si deve a uno dei migliori architetti spagnoli degli inizi del novecento, Joaquín Rojí. È ispirato nella sua concezione al barocco francese, tanto da farlo apparire come una residenza di epoca molto più antica della sua effettiva costruzione.
In uno dei piani dell’edificio si trova la residenza privata dell’Ambasciatore. In un altro piano, i saloni di rappresentanza e numerose opere d’arte di proprietà del Ministero degli Affari Esteri Italiano o concesse in deposito temporale da vari musei e gallerie nazionali italiane. Tra le opere d’arte esposte, risaltano quelle della scuola napoletana e parmense, realizzate da Salvator Rosa, Cavalier D’Arpino, Pier Francesco Mola o Federico Buzzi; gli esemplari di pittura fiamminga del seicento e del settecento; la scultura di Mariano Benlliure che riproduce la celebre ballerina Pastora Imperio; e il biliardo stile Impero, con elementi decorativi di legno e metallo, intarsiato e costruito espressamente a Forlì nel 1884.
L’attuale sede dell’Istituto Italiano di Cultura (dal 1939), il Palazzo di Abrantes, ha cambiato proprietario e aspetto diverse volte. L’edificio fu costruito tra il 1653 e il 1655 dall’architetto Juan Maza, su incarico di don Juan de Valencia el Infante. Maza aggiunse all’edificio due torri con guglie che davano su calle de la Almudena e calle del Factor, nello storico quartiere degli Austria. Nel 1842, lo comprarono i duchi di Abrantes e ordinarono una profonda ristrutturazione all’architetto Aníbal Álvarez Bouquel, per adattarlo ai gusti dell’aristocrazia di metà del XIX secolo. La facciata acquisì nuove imboccature sui balconi e una nuova porta principale.
Dopo essere stata la sede del giornale “Correspondencia de España”, nel 1888 i proprietari cedettero l’edificio al governo italiano che vi stabilì la propria ambasciata. L’architetto Luis Sanz venne incaricato di un’ulteriore ristrutturazione, nella quale vennero demolite le torri, venne aperta la facciata posteriore e vennero realizzati i dipinti del piano superiore della facciata, dando all’edificio la sua fisonomia attuale.
La sede dell’Istituto è solita accogliere delle esposizioni interessanti (con ingresso libero) durante l’anno. Fino al 31 gennaio 2016, puoi vedere ‘Illustrazione per Ragazzi: Eccellenze italiane’. La selezione delle opere documenta il percorso artistico di illustratori di consolidata fama mondiale, quali Roberto Innocenti e Lorenzo Mattotti fino ad arrivare a giovani talenti, come Philip Giordano e Arianna Vairo, che nel corso di due generazioni hanno dato vita ad una nuova fisionomia dell’album illustrato per ragazzi. La loro ricchezza espressiva ha fatto sì che la qualità dell’illustrazione italiana attiri l’attenzione di tutto il mondo.
Il complesso immobiliare, che occupa l’intero isolato delimitato dalle calles Agustín de Betancourt, Ríos Rosas, Modesto Lafuente e Cristobal Bordiú, ospita la Scuola Italiana e l’attuale Cancelleria Consolare, ma anche gli uffici degli Addetti Militari ed altri Enti Governativi, il Com.It.Es. (Comitato degli Italiani all’Estero) e la Società Italiana di Beneficenza.
L’edificio, Il palazzo di Santa Coloma – ex residenza del nobile il Conte di Santa Coloma -, fu progettato nel 1911 dall’architetto Joaquín Saldaña. Nel 1940 venne acquistato dal Governo italiano ed utilizzato come sede delle Scuole Italiane di Madrid, alla fine degli 70 divenne sede del Consolato Generale e nel 2008 sede della Cancelleria Consolare appartenente all’Ambasciata d’Italia.
In questo edificio si celebrano molti degli eventi dedicati alla cultura italiana a Madrid ed aperti al pubblico, come Passione Italia o il Mercatino di Natale organizzato dalla Società Italiana di Beneficenza.