Dieci momenti da film di Almodóvar a Madrid

Categoria: Divertimento Aprile 7, 2016
Corona di spine, La pelle che abito

Corona di spine, La pelle che abito

Pedro Almodóvar è pronto per l’uscita del suo ultimo film, Julieta, e, ancora una volta, la capitale della Spagna farà parte dell’eclettico sfondo che tanto lo caratterizza. Per decenni, il maestro manchego ha creato le sue storie cinematografiche lungo le strade di Madrid; catturando l’arazzo cangiante dei duri contrasti della città, le sue peculiari personalità e la sottile metamorfosi in una capitale europea moderna. Una maratona di film di Almodóvar sembra una lettera d’amore incondizionata alla sua città natale adottiva, ma è anche una delle migliori forme di constatare la trasformazione della capitale. Se vuoi oltrepassare il grande schermo e scoprire Madrid con gli occhi di uno dei registi spagnoli più celebri, ti proponiamo qui di seguito dieci punti di riferimento locali per tracciare il tuo percorso.

Bar La Bobia, Labirinto di passioni

Bar La Bobia, Labirinto di passioni

1. Bar La Bobia (Labirinto di passioni, 1982)

Calle San Millán 3

In uno dei suoi primi lungometraggi, Almodóvar descrive il bar La Bobia con raffinati particolari. Il bar è noto per essere uno dei luoghi chiave del movimento contro-culturale della Movida madrilena ed è situato vicino al Rastro, che, ogni domenica, si trasforma in un labirinto di passione diversa in forma di mercatino. Il bar è presente fin dall’inizio del film, dove i due protagonisti, Riza Niro (Imanol Arias) e Sexi (Cecilia Roth), si siedono e fumano ai tavolini all’aperto. Nei suoi giorni di gloria il bar era il microcosmo perfetto del chiassoso spirito della Movida madrilena, frequentato da scrittori, rocchettari, musicisti, punk e pittori della città all’avanguardia. Dopo essere stato chiuso per qualche tempo, ha riaperto le sue porte di recente con lo stesso nome, ma è un luogo molto più tranquillo, che offre una sontuosa selezione di piatti asturiani e senza una cresta alla vista.

Viadotto, Matador

Viadotto, Matador

2. Viadotto di Segovia (Matador, 1986; Gli abbracci spezzati, 2009; Gli amanti passeggeri, 2013)

Calle de Bailén

Questo iconico ponte è apparso in così tanti film di Almodóvar che si è trasformato, in qualche modo, in un elemento essenziale. Molti cinefili credono che si è trasformato in una rappresentazione della morte a causa della pericolosa storia del ponte. È comparso per la prima volta in Matador, un film che esplora la sottile linea tra la passione e la morte. Più tardi, neGli abbracci spezzati (2009), il personaggio di Lluis Homar vive in un appartamento in calle Segovia (proprio sotto il viadotto); nella commedia Gli amanti passeggeri, l’imponente ponte è uno dei pochi luoghi in esterno del film, quando le attrici Blanca Suárez, Carmen Machi e Paz Vega si riuniscono per una serie di sfortunate coincidenze. Vale la pena di visitare il ponte, che non solo serve da collegamento vitale tra il quartiere vecchio e il Palazzo Reale, ma offre anche una magnifica vista del sud della città.

Centro Culturale Conde Duque, La legge del desiderio

Centro Culturale Conde Duque, La legge del desiderio

3. Centro Culturale Conde Duque (La legge del desiderio, 1987)

Calle Conde Duque 9-11

Quando il personaggio di Carmen Maura ne La legge del desiderio cammina lungo una strada deserta in una delle caratteristiche calde notti di Madrid, grida a un addetto alla pulizia delle strade della città “Inondami! Non ti fermare”.  Mentre lui la innaffia con un getto d’acqua, il suo personaggio entra in estasi e si trasforma; i madrileni che ben conoscono il calore notturno dell’asfalto della città capirebbero sicuramente la sua gioia. La scena è stato girata in calle Conde Duque, a quel tempo piena di opere e ponteggi (dandoci un’indicazione della futura trasformazione del quartiere). Oggi, Calle Conde Duque e il quartiere che la circonda fanno parte di una delle aree più eleganti di Madrid, dove si trovano alcuni dei migliori ristoranti, bar e negozi. La facciata ornamentale dinanzi alla quale si ferma Maura per inzupparsi è in realtà la vecchia caserma militare della Guardia Reale che, dopo un lungo restauro, è ora il Centro Culturale Conde Duque.

Villa Rosa, Tacchi a spillo

Villa Rosa, Tacchi a spillo

4. Villa Rosa (Tacchi a spillo, 1991)

Plaza de Santa Ana, 15

Letal, la drag queen interpretata da Miguel Bosé in Tacchi a spillo, recita in questo stravagante luogo; nella vita reale, è il famoso tablao flamenco Villa Rosa. Le piastrelle minuziosamente decorate che coprono la facciata sono in perfetta armonia con gli interni in stile tradizionale e l’esuberanza degli artisti che ogni giorno danno vita alla scena. Dopo aver assistito a uno spettacolo, siediti a uno dei molti tavolini all’aperto della vicina piazza di Santa Ana a bere un “tinto de verano” (vino rosso e gassosa) e osserva l’inevitabile dramma quotidiano che si sviluppa nella piazza davanti a te.

Plaza de La Paja, Il fiore del mio segreto

Plaza de La Paja, Il fiore del mio segreto

5. Plaza de La Paja (Il fiore del mio segreto, 1995)

Plaza de La Paja

Nascosta nel vivace quartiere di La Latina, la plaza de La Paja è una delle piazze più pittoresche di Madrid. Non avrai vedute sorprendenti dell’orizzonte della città; ma, questa piazza è piena di sedie e tavolini all’aperto dove gli affamati abitanti del quartiere si riuniscono per fare una scorpacciata di tapas, di porzioni e del gettonato menù del giorno. Piena di alberi e circondata da edifici storici, la piazza serviva adeguatamente come l’emblematico domicilio di Marisa Paredes ne Il fiore del mio segreto. Il film include anche una memorabile scena di ballo in una delle piazze più famose di Madrid (Plaza Mayor), ma contrariamente a ciò che si vede nel film, è estremamente improbabile trovare questo luogo così popolare vuoto.

Taberna Ángel Sierra, Il fiore del mio segreto

Taberna Ángel Sierra, Il fiore del mio segreto

6. Taberna Ángel Sierra (Il fiore del mio segreto, 1995)

Calle de Gravina 11

Ne Il fiore del mio segreto si può vedere uno dei bar più amati e antichi di Madrid, quando il personaggio di Marisa Paredes, Leo Macías, e la sua amica Betty (interpretata da Carmen Elia) si trovano lì per cenare. Sono passati ventun anni da quando è uscito il film, e il bar non sembra aver cambiato neanche di una virgola, e questo è ciò che sembra piacere ai saggi volti dei ben vestiti camerieri. La forma migliore per godere di questa taverna (e forse di Madrid) è bevendo una birra, un vermut e qualche stuzzichino, e vedere il movimento della plaza de Chueca, proprio davanti a te. Il quartiere attorno è molto cambiato da quando il personaggio di Antonio Banderas in Légami! (1989) ci ha dato una visione dello squallore e della miseria che sporcavano le strade di Chueca negli anni 80 e 90 del secolo scorso; oggi è uno dei quartieri più popolari di Madrid ed è la dimora sentimentale del movimento LGTB della città.

Cine Doré, Parla con lei

Cine Doré, Parla con lei

7. Cine Doré (Parla con lei, 2002)

Calle de Santa Isabel 3

Uno dei suoi film più noti include una scena cruciale nello stupendo Cine Doré, situato a poca distanza dalla fermata della metropolitana Antón Martín; inoltre, è collocato convenientemente accanto al chiassoso mercato di Antón Martín. Nel film, Benigno (Javier Cámara) va al al cinema a vedere una vecchia pellicola muta spagnola, Amante menguante, che più tardi si trasforma in un elemento cruciale della storia che si va sviluppando. Con quasi un secolo di storia, questo cinema è dal 1982 nella casa della Filmoteca spagnola, e continua a divertire il pubblico con una selezione ben mantenuta di film spagnoli e internazionali in versione originale. L’interno, splendidamente restaurato in un brillante blu e rosso vivo, dà a questo cinema una dose supplementare della magia del cinema e fa che sembri una versione spagnola di Nuovo cinema Paradiso.

Museo Chicote, Gli abbracci spezzati

Museo Chicote, Gli abbracci spezzati

8. Museo Chicote (Gli abbracci spezzati, 2009)

Gran Vía 12

Questo leggendario cocktail bar è stato per lungo tempo una calamita per le stelle del cinema e i toreri, da Ava Gardner fino Luis Miguel Dominguín. Un rapido sguardo alla parete ci mostra una collezione di fotografie deteriorate che immortalano decenni di stimati festaioli. Almodóvar ha scelto il bar come ambientazione di una delle principali scene di Gli abbracci spezzati, in cui il personaggio di Blanca Portillo si ubriaca con gin-tonic (una delle bevande più popolari di Madrid) e infine rivela un segreto cruciale per il tema del film. Proprio dietro al Museo Chicote (anche se si può accedere solamente da Calle Reina, 16), troverai l’emblematico Bar Cock, dove l’attore Tamar Novas lavora come DJ nello stesso film.

Corona di spine, La pelle che abito

Corona di spine, La pelle che abito

9. Corona di spine (La pelle che abito, 2011)

Calle Pintor El Greco 4

Una delle strutture meno conosciute di Madrid è anche una delle più impressionanti. Ufficialmente è la sede dell’Istituto del Patrimonio Culturale della Spagna, ma la sua forma appuntita e circolare gli hanno fatto ottenere il nome colloquiale di “la corona di spine”. Dovrai percorrere il breve tragitto che va fino al quartiere della Città Universitaria per vederlo (non lontano dal centrale quartiere di Moncloa), ma questa meraviglia architettonica, progettata dal celebre duo composto da Fernando Higueras e Antonio Mirò, vale la pena lo sforzo fatto. Almodóvar ha usato questo eclettico edificio per una scena nell’incantevole e agghiacciante La pelle che abito, dove il personaggio di Antonio Banderas dà una conferenza.

Julieta

Julieta

10. Quartiere de Las Salesas (Julieta, 2016)

Calle Fernando VI

L’ultimo dramma di Almodóvar, Julieta, si snoda attraverso la penisola iberica, dalle campagne della Galizia fino alle montagne dei Pirenei. Ma il direttore non ha dimenticato Madrid, scegliendo le strade con carattere del quartiere de Las Salesas per rappresentare la città negli anni 80. La zona, che ha subito una trasformazione impressionante in questi ultimi anni, era un brulicare di gente lo scorso agosto quando il regista e il suo staff sono arrivati per girare alcune scene con Emma Suárez in calle Fernando VI. Mentre, a quanto pare, lo scorbutico proprietario di un bar non si è lasciato impressionare, molti abitanti del quartier sono accorsi in massa per cercare di intravedere il ciack e, senza alcun dubbio, si accalcheranno al box office per vedere il loro quartiere sul grande schermo ad aprile.

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