Appena metterai piede a Madrid ti renderai conto che quasi tutti i bar venerano il gin tonic. Lo preparano in mille modi e hanno dei menú di gin chilometrici. Ho cercato di mettere un pò d’ordine nel panorama dellla mixology capitalina e questi sono –secondo me- i cocktail bar da non perdere. Se ti va di fare una cosa eccentrica, non chiedere un gin tonic.
Tra i nuovi arrivati, ti segnalo Salmón Guru del bartender argentino Diego Cabrera. Situato nel Barrio de Las Letras, ha un’estetica ispirata ai fumetti, in cui non manca Spiderman, e permette la prenotazione dei tavoli. Anche se i cocktails (quelli di sempre o quelli creati ad hoc) sono i protagonisti assoluti di questo spazio, esiste un piccolo menú di tapas, per accompagnare il tuo drink. L’idea di Diego è che Salmón Guru sia un locale dinamico e per questa ragione organizzerà workshops e ‘gemellaggi’ con bartenders amici.
Nella Calle Reina si trovano tre dei tempi della mixology madrilena. Facciamo la prima fermata da Cock, un cocktail bar dall’aria inglese, che ha visto passare dal suo bancone Buñuel, Dalí, Eisenhower, John Wayne, Hemingway, Dominguín, Ava Gardner, Frank Sinatra, Audrey Hepburn, Francis Bacon, Naomi Watts, George Clooney, Jodie Foster, Susan Sontag, Harrison Ford, Dennis Quaid, Susan Sarandon, i fratelli Cohen, Almodóvar… Uno degli eventi da non perdere di Cock è la festa finale della Feria d’arte contemporanea, ARCO.
Proseguiamo verso Del Diego, il cocktail bar di Fernando Del Diego, uno dei barman più prestigiosi della capitale. Questo locale dall’aria nuiorchese ha ricevuto il premio al Disegn di Interni del Comune di Madrid, però se dovessi scegliere il suo fiore all’occhiello, opterei senza dubbio per il servizio, impeccabile.
L’ultima fermata da fare a Calle Reina è al Gin Club del Mercado de la Reina (una buona opzione anche per tapear), che dispone di un menú con più di 40 tipi di gin. Il locale offre due spazi, quello del bancone e uno con dei tavoli, la musica di sottofondo è rigorosamente chill out.
A Malasaña, uno dei quartieri più trendy di Madrid, non potevano mancare dei punti di riferimento per la mixology. Il più originale è Macera, che elabora tutte – ma proprio tutte – le bevande che vende. I soft drinks e soprattutto i distillati, sono di produzione propria. Dimenticati delle marche conosciute e fatti guidare dal barman, per trovare ‘il solito’ o per provare nuovi sapori. Per accompagnare i tuoi drink puoi scegliere tra sandwiches o torte, anch’essi fatti in casa.
Sempre a Malasaña si trova un cocktail bar che in realtà è uno showroom di decorazione e una galleria d’arte. Per scovare il bancone di Kikekeller bisogna andare in fondo al locale (in estate dispongono anche di un tavolino all’aria aperta). Quest’altra anima del negozio apre da giovedì a sabato, fino alle 2.30 del mattino circa, uno dei suoi drink più celebri è il gin tonic. Offre anche un piccolo menú di tapas, buona musica e l’ambiente è quello di Malasaña: hipsters, gente moderna, artisti…
L’ultimo tempio di Malasaña della mixology è 1862 Dry Bar. In questo luogo, che ricorda un cocktail bar nuiorchese, sono soliti riunirsi molti bartenders di Madrid, un pò per la buona musica, un pò per l’ambiente giovanile, ma soprattutto per i drink. Una delle cose migliori da fare è chiedere consiglio al barman e lasciarsi sorprendere da una delle sue creazioni.
Le Cabrera (C/ Bárbara de Braganza,2) – creato da Diego Cabrera di Salmón Guru, ma che attualmente non ha più nessun vincolo con il bartender argentino – è un altro dei must della mixology a Madrid. Anche in questo caso ti suggerisco di dirigerti al bancone con voglia di sperimentare cose nuove. Il menú di tapas è all’altezza di quello di un ristorante di alto livello.
Terminiamo questo percorso alla ricerca dei migliori drink di Madrid da Dry Martini Gran Meliá Fénix di Javier de Las Muelas. Il locale evoca la permanenza dei Beatles in questo stesso hotel nel 1965, anno in cui diedero un concerto a Madrid. Prendi posto tra gli sgabelli di cuoio, il camino e la terrazza esterna (agibile anche in inverno) e chiedi il drink della casa, il Dry Martini. Anche qui Il menú di tapas è degno di nota.
Non mi resta che dirti Salute!!